La Polizia di Stato ha identificato l’autore delle minacce di morte alla presidente del Consiglio Meloni e a sua figlia.
Dopo la tempestiva segnalazione alla Polizia Postale, gli inquirenti hanno identificato l’uomo autore delle minacce rivolte a Giorgia Meloni e a sua figlia. Le terribili minacce alla premier sono state raccolte in un collage di screen dall’account di Fratelli d’Italia esprimendo la solidarietà alla presidente del Consiglio e alla sua piccola Ginevra. L’autore delle minacce è stato denunciato e ora è indagato. La condanna al gesto è arrivata compatta dal partito della premier ma c’è stata una solidarietà bipartisan.
La Procura della Repubblica di Siracusa ha ordinato alla Polizia di Stato di eseguire una perquisizione nei confronti di un uomo di 27 anni, disoccupato, residente nella provincia, che ora risulta indagato per violenza privata aggravata nei confronti di Meloni. “Nonostante l’utente utilizzasse uno pseudonimo, le attività tecnico investigative hanno permesso l’identificazione dell’odierno indagato” hanno dichiarato dalla Polizia.
Le indagini proseguono mentre la politica esprime solidarietà bipartisan alla premier
Il motivo di queste violente minacce è il reddito di cittadinanza. L’uomo ha minacciato di morte la premier qualora togliesse il reddito. La Procura ha disposto la perquisizione domiciliare e informatica nei confronti dell’uomo mentre gli operatori della sicurezza cibernetica hanno sequestrato gli account e l’apparecchiatura informatica. Le indagini proseguono e l’uomo rischia fino a quattro anni di carcere.
Piena solidarietà e vicinanza espressa dalla maggioranza e da Fratelli d’Italia ma anche da parte dell’opposizione da Calenda a Serracchiani. Da parte di Fazzolari anche una condanna al clima d’odio che una parte di opposizione politica fomenta per un po’ di consensi.
